martedì 4 giugno 2013

il saluto del Vescovo Rodolfo alla diocesi

Ai sacerdoti
e a tutto il Popolo di Dio
della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza
Fratelli e Sorelle,
familiari miei di questi 13 anni, sacerdoti, religiosi, laici, conoscenti e amici, giovedì 9 maggio u.s., mi ha chiamato a Roma il Nunzio Apostolico e mi ha consegnato la lettera in cui mi comunicava che Papa Francesco mi aveva scelto come vescovo della Chiesa che è in Grosseto.
   
   Gli ho aperto il mio animo, dicendo tutte le mie perplessità, debolezze e difficoltà. L'ho fatto insistendo a lungo, ma, alla fine, non potevo dire di no a chi ha la responsabilità di queste scelte nella Chiesa.
   Questo sentire mi ha guidato qui 13 anni fa nel lasciare i miei frati di Fiesole di tutta la Toscana. Questo mi ha motivato nel chinare il capo e dire di sì accettando di fare questo nuovo passo.
   Ora mi pare un salto ancor più grande di quello del 2000, perché mi rendo più conto, per l'esperienza fatta in questi anni, della responsabilità di un Vescovo e vedo con maggior chiarezza quello che mi è chiesto di lasciare. Si possono cercare i motivi umani, fare mille ragionamenti... So che non basterebbero a spiegare completamente questo fatto.

    Con la fede debole che ho, continuo a credere che in questa vicenda il Signore Dio voglia condurre me, e anche voi, a "un rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo" (Porta Fidei, 2).
   Ho ripetuto spesso, in questo Anno della Fede, questa frase di Papa Benedetto XVI, predicando e parlando agli altri. Ora è chiesto a me di fidarmi davvero e di affidarmi alla volontà della Chiesa.
   Chiedo a Dio, in Gesù suo Figlio nello Spirito Santo, che questo sia davvero il fine, il centro e la forza di tutta questa storia e della mia obbedienza.

    Da 13 anni sono voi, con ognuno e con tutti. Sono stati gli anni più carichi, impegnativi, veloci e lunghi della mia vita. Ognuno di voi, con intensità e gradualità diversa, ne è stato parte viva. Potevo essere molto più vicino a tante situazioni e persone.
    Voi mi siete stati attorno con affetto e condivisione. Molti, sacerdoti e laici, hanno accettato e condiviso responsabilità e rischi.
   
   Avrei potuto e dovuto essere molto più fedele ad ognuno, molto più dedito al servizio pastorale, generoso, amante di Dio e di ognuno... So con quali limiti anch'io convivo, non cerco scusanti e chiedo perdono.
   Ma so anche che il Signore va oltre ogni debolezza e meschineria e, se lo lasciamo operare in noi, Lui ci fa produrre molto frutto.

   Sono cosciente che qualcosa di buono lo abbiamo imparato a realizzare, insieme.
   Ringraziamo il Signore e custodiamo ogni buon seme. Nella Chiesa e nella vita c'è chi prepara il terreno, chi semina, chi irriga, chi pota, chi aiuta a maturare... chi raccoglie... Ognuno di noi ha vissuto o sta vivendo qualcuna di queste esperienze. E' stato un bel tratto di strada in cui il Buon Dio, attraverso l'impegno di tutti, ci ha condotto. E' stato ed è bello!
   Io sono stato trasferito altrove per continuare, ricominciando personalmente quasi da capo!
   Voi restate qui per proseguire, accogliendo questa novità inattesa e specialmente preparandovi a lavorare, ognuno con i suoi doni, con un nuovo Pastore.
   
   Per ora non sappiamo chi sarà, come lavorerà, quando verrà... A noi spetta prepararsi vigilanti, uniti e operativi. Questo sforzo sarà di grande aiuto per chiunque venga. Nel tempo che ci sta dinanzi ogni attività e iniziativa deve essere portata avanti con continuità, come possibile con l'aiuto di Dio.
   
   Da parte mia ho bisogno di sentirvi forti, anche se un po' meravigliati e forse sofferenti. "Forti, perché avete creduto e la Parola di Dio dimora in voi" (1Gv 3,14).
   Ho bisogno di pensarvi motivati nella fede e dalla fede. 
  Ho bisogno ancora della vostra amicizia, comunione e collaborazione. Ora questo si chiama continuità nell'impegno, fedeltà nella preghiere per me e per tutta la Chiesa.

  Con il mio affetto, ma mia gratitudine e la mia fiducia vi benedico,
con il saluto di sempre:
Il Signore vi dia Pace!
 † Rodolfo 

  Montepulciano, 28 Maggio 2013

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