giovedì 21 febbraio 2013

Il cinguettio dei cardinali

La chiesa si apre al mondo. Insieme al papa che solo poche settimane fa aveva inviato il primo tweet al mondo, segno di grande apertura e di dialogo con le nuove generazioni, tanti cardinali sono già da tempo "online".
Ben 9 cardinali sono attivi su twitter, da tutto il mondo. Ma andiamo insieme a scoprirli e chissà, magari anche a "seguirli".
In questo articolo non si vuol fare un "totopapa", ne sono già fin troppo pieni i telegiornali, i giornali, i blog e tutto quello che volete. L'unica intenzione è informativa  e riflessiva sui cardinali (e sulle loro parole "di e da" pastori) che sono su twitter.


Card. Gianfranco Ravasi (Italia): nato nel 1942 è biblista, teologo ed ebraista. Attualmente è presidente della pontificia commissione per la cultura, della pontificia commissione dell'archeologia sacra e del Consiglio di Coordinamento delle Accademie Pontificie. In questi giorni sta guidando gli esercizi spirituali di Benedetto XVI.













Card. Angelo Scola (Italia): nato nel 1941, è l'attuale arcivescovo di Milano.











Card. Wilfrid Fox Napier OFM (Sud Africa): Classe 1941, attualmente è arcivescovo di Durban.











Card. Ruben Salazar Gomez (Colombia): nativo di Bogotà è nato nel 1942.










Card. Roger Michael Mahony (USA): è nato nel 1936 ed è attualmente arcivescovo di Los Angeles.











Card. Luis Maria Martinez i Sistach (Spagna): è nato nel 1937 ed è arcivescovo di Barcellona.










Card. Sean Patrick O'Malley  OFM capp. (USA): Nativo irlandese (1944), è cresciuto negli USA e ricopre il ruolo di arcivescovo di Boston.










Card.Odilo Pedro Schrerer (Brasile): classe 1949, è arcivescovo di Sao Paulo.

















Card. Timothy Michael Dolan (USA): classe 1950, è arcivescovo di New York. 
Presidente della conferenza episcopale USA. 















Riportiamo brevemente alcuni dei loro ultimi tweet:
@cardravasi: La fede comprende anche l'assenza, il silenzio, lo sconcerto

@angeloscola: Il contributo dei cristiani alla vita buona: praticare la giustizia nella carità. Come ha fatto l'Uomo della croce.

@cardinalNapier: What is certain is that Scripture - Old & New Testaments - say unequivocally "Sex is for marriage & generation of new life!"

@cardenalruben: Jovenes, los invito a manifestarle al Santo Padre Benedicto XVI, la alegrìa de la fe y la alegria de ser cristianos.

@cardinalMahony: Count-down to the Papal Conclave has begun. Your prayers needed that we elect the best Pope for today and tomorrow's Church.

@cardenalSistach: En la crisis econòmica, la familia es un gran recurso por su capacidad de ayuda efectiva, sobre todo con lo jòvenes que no tien trabajo.

@cardinalsean: [questo cardinale twitta articoli dal suo blog  http://www.cardinalseansblog.org]

@DomOdiloScherer: "Quando orardes, dizei assim: Pai nosso..." Mt 6,7-15. Quaresma, tempo de reaprender a rezar. 

@CardinalDolan: The major temptation is pride-it should not be I did it my way, but I did it Thy way. True happiness comes from humbly conforming to His will.

Belle parole, parole per riflettere in questo tempo di quaresima che diviene per noi doppia attesa, non solo del Cristo che muore e risorge per la nostra salvezza, ma anche di una nuova guida per la nostra Chiesa.

martedì 19 febbraio 2013

Caro Papa..

La notizia di qualche giorno fa delle dimissioni del papa ci ha inizialmente sconvolto, ci siamo rimasti male, inutile negarlo. Fuga? Giovanni Paolo II rimase fedele alla sua missione fino alla fine, immerso nella sua grande sofferenza. Ma col trascorrere delle ore e dei giorni stiamo prendendo coscienza di questo grande atto di umiltà, di coraggio, di umanità di Benedetto XVI, ormai a meno di 10 giorni dalla fine del suo pontificato. Un uomo che accetta il proprio limite, che mai ha voluto accettare i compromessi, che ha difeso la libertà, la vita con tutta la sua forza. Un uomo che non ha mai mancato di accusare chi ha sbagliato.
Ci piace condividere con tutti i lettori del blog una lettera che un giovane scrittore e professore di liceo ha scritto per avvenire.it. Una semplice lettera che vuol essere non solo un ringraziamento per il prezioso quanto difficile ministero svolto in questi anni, ma anche un augurio e una dimostrazione di vicinanza spirituale.

Caro Papa, manca un accento all’ultima lettera di que­sto tuo nome, Papa, e verrebbe fuori un’altra pa­rola. La parola che ogni figlio pronuncia migliaia di volte nella vita e che un figlio di Dio ha la for­tuna di pronunciare molte più volte perché, al­la fine, la vita cristiana è imparare a dire abbà, papà, a Dio. 

Alla notizia della tua rinuncia ho avuto paura. Ho provato lo stesso dolore per la morte di Gio­vanni Paolo II: allora avevo 28 anni e mi sentii orfano, piansi come chi ha perso un padre. 

Lunedì mi è successo lo stesso. Mi sono sentito orfano. Tu avevi deciso di non essere più Papa. Un altro padre mi veniva meno. È il dolore di un figlio che ha ricevuto moltissimo. Ho seguito il tuo pontificato sin dal momento in cui ti sei af­facciato per la prima volta dal balcone (abitavo a Roma allora). Ho letto i tuoi scritti, mi sono nu­trito delle tue parole sempre profonde e stra­namente semplici per un professore di teolo­gia, perché fondate sul rapporto vero con Dio (quanto gelo nelle parole di alcuni pastori che capita di ascoltare...). 

In questi anni in cui la fede è spesso messa alla prova, dileggiata, fraintesa, tu hai fatto da para­fulmine a molte critiche. Le hai prese tutte su di te. Non te ne importava niente di essere colpi­to. Sono beati quelli che vengono colpiti a cau­sa di Cristo e chissà quanta della sporcizia che c’è nella Chiesa è stata gettata su di te per il fat­to di essere quel padre di famiglia che è il Papa. Tu hai sempre dimostrato e chissà con quanto dolore, dal discorso di Ratisbona a quello sul matrimonio, che l’unico consenso che ti inte­ressa è quello di tuo Padre Dio, cioè della verità, del logos.

Per questo ho avuto paura quando hai annunciato la tua rinuncia. Sul momento mi è sembrato un tirarsi indietro. Se ti tiri indietro anche tu, che sei il Papa, che fine facciamo noi? Ho ripensato a una tua frase che mi porto nel cuore: «Fedeltà è il nome che ha l’amore nel tempo». Me la ricordo tutte le volte che il mio e l’altrui amore è messo alla prova e devo ag­grapparmi con tutte le forze all’Amore che muove tutti gli altri amori, oltre che il sole e le altre stelle. In questi anni la mia fede si è raffor­zata grazie a quel logos cortese, fermo e caldo che tu sai infondere alle parole che usi, come (tanto per fare un esempio) queste che ho let­to qualche giorno fa: «Dio, con la sua verità, si oppone alla molteplice menzogna dell’uomo, al suo egoismo e alla sua superbia. Dio è amo­re. Ma l’amore può anche essere odiato, laddove esige che si esca da se stessi per andare al di là di se stessi. L’amore non è un romantico sen­so di benessere. Redenzione non è wellness, un bagno nell’autocompiacimento, bensì una li­berazione dall’essere compressi nel proprio io. Questa liberazione ha come costo la sofferen­za della Croce». Ripensando alla tua frase, leggendo queste pa­role, le tue 'dimissioni' mi sembravano in­comprensibili e mi hanno gettato nello sgo­mento.

Mi sono sentito solo. A che serve difen­dere la propria fede se poi anche il Papa si tira indietro. Poi a poco a poco l’emotività ha la­sciato lo spazio al logos appunto, alla verità, a Cristo, e una grande pace è tornata nel cuore. Dovevo andare oltre il codice di interpretazio­ne soggettivo, emotivo, mondano. Rinunciare rappresenta un fallimento per il mondo, è un gesto di debolezza per il mondo, nel quale si 'è' solo se ci si afferma, a ogni costo. La logica del­la debolezza non è del mondo. Del mondo è la logica del potere e dell’egoismo. Per questo il tuo gesto è un gesto di libertà dall’io e non di fu­ga da Dio, nel quale ti vuoi rifugiare del tutto per continuare a sostenere la Chiesa più e meglio.

Con questo gesto fai trionfare una logica diver­sa, un logos diverso. Quello di chi sa che la sua preghiera silenziosa vale tanto quanto la sua a­zione, e lascia quest’ultima a chi può meglio di lui portarla avanti. Doveva suonare allo stesso modo, fastidiosa e inspiegabile, la frase di Cri­sto ai suoi: «È bene che io me ne vada perché venga a voi un altro consolatore». 

Anche Cristo sembra tirarsi indietro, ma così vince: lascia lo spazio alla potenza dello Spirito, non si lascia legare neanche dalla sua condizione umana, dà tutto, anche quella, si espropria di tutto se stesso, perché come tu hai spiegato nel tuo libro più bello 'essere cristiani' è 'essere per'. Egli pone nelle mani dei suoi il compito di continuare le sue opere e afferma che ne faranno anche di più grandi delle sue. Ti ringrazio, caro Papa, per tutto il logos che ci hai donato e ci donerai sino al 28 febbraio, da Papa, ma anche per il logos che ci donerai dopo, nel silenzio che il mondo già chiama sconfitta, sotterfugio, fuga, e che è invece vittoria. Non mi sento più solo, perché ancora una volta mi hai aiutato a guardare all’unica cosa che conta, l’unica di cui c’è bisogno, il Logos stesso. Una sola cosa ti chiedo. Non dare le dimissioni dalla scrittura. Continua a nutrire la nostra fede con il tuo logos. Non farlo sarebbe dare le dimissioni da un talento e il Vangelo parla chiaro in merito... Con affetto​
Alessandro D'Avenia

lunedì 18 febbraio 2013

DUE MINUTI PER IL PAPA!!


L’Associazione Due minuti per la vita, nata nel giugno 2008 durante il Pontificato di Benedetto XVI – verso cui rinnova i propri sentimenti di immenso affetto e devozione –, in considerazione delle attuali vicende che la Chiesa si trova ad affrontare, invita tutti i propri soci, amici e simpatizzanti a rispondere con fede e generosità alle richieste di preghiera espresse, negli scorsi giorni, da parte del Santo Padre.


Si propone pertanto da martedì 19 febbraio 2013 fino all’ elezione del nuovo Papa  – e, in  ogni caso, fino al 19 marzo, solennità di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale – un periodo di preghiera straordinaria per ringraziare Dio del dono di Benedetto XVI e per affidarGli tutte le necessità della Chiesa, a partire dall’ elezione del futuro Pontefice.

Le preghiere che l’Associazione invita a recitare ogni giorno, per un mese, secondo le menzionate intenzioni, sono quattro: I) preghiera Ad te, beate Joseph, composta da Papa Leone XIII, II) preghiera a San Michele Arcangelo; III) preghiera Memoráre, come atto di totale affidamento alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa; IV) preghiera allo Spirito Santo, affinché illumini le menti ed i cuori dei Cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa.

Scorrendo in basso la pagina si trovano, in latino ed italiano, i testi di tutte le preghiere proposte, per la cui recita – come sottintende il nome dell’iniziativa – sono  sufficienti un paio di minuti.


 Associazione Due minuti per la vita
Casella postale 299 – 10121 Torino
Telefono: 011.043.62.93


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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua Santissima Sposa. Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo  acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi, che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del Bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e copri ciascuno di noi con il tuo continuo patrocinio, affinchè col tuo esempio e il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.


PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro la perfidia e le insidie del diavolo Tu sii a noi sostegno. Che il Signore gli comandi, supplici lo chiediamo: e Tu, Principe delle milizie celesti, Satana e gli altri spiriti maligni, che per la rovina delle anime si aggirano per il mondo, con divina virtù nell'inferno ricaccia. Amen.


MEMORÁRE
Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione, e sia stato abbandonato. Ed io, animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, o Vergine delle Vergini, a te vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami  propizia ed esaudiscimi. Amen.


VENI, SANCTE SPIRITUS
Vieni, o Spirito Santoriempi il cuore dei tuoi fedeli, e accendi in essi il fuoco del tuo Amore.
Manda il tuo Spirito, o Signore, per una nuova creazione. 
E rinnoverai la faccia della terra. 

Preghiamo. O Dio che hai illuminato la mente dei tuoi fedeli con la grazia dello Spirito Santo, concedi a noi di godere sempre la luce della sua verità e di essere consolati dai frutti della sua gioiosa presenza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

sabato 16 febbraio 2013

Dove è finito il Tempo?

Non abbiamo più tempo da dedicare ai nostri figli.
Non abbiamo più tempo da dedicare l'un l'altro.
Non abbiamo più tempo da godere con gli altri.
Tutto il mondo sembra avere una grande fretta.
Tutti sembrano correre come pazzi.
I figli sembrano avere molto poco tempo per i genitori,e ai genitori manca il tempo per i figli e per se stessi.
L'amore vive nei focolai domestici.
La sua mancanza è ciò che genera tanta sofferenza e infelicità nel mondo odierno.
 (Madre Teresa di Calcutta)

lunedì 4 febbraio 2013

Ogni essere umano deve essere tutelato nella sua dignità

da vaticaninsider.lastampa.it


Benedetto XVI, in occasione della Giornata per la Vita promossa dalla Cei, ha augurato oggi «successo» alla raccolta di firme «Uno di noi» del Movimento per la vita, finalizzata ad attivare il legislatore dell'Ue per tutelare il bambino fin dal concepimento e si è associato ai vescovi italiani che «invitano ad investire sulla vita e sulla famiglia, anche come risposta efficace alla crisi attuale». 

«Il vero profeta non obbedisce ad altri che a Dio e si mette al servizio della verità, pronto a pagare di persona». Così il pontefice  ha commentato i passi evangelici su Gesù cacciato dalla sinagoga di Nazareth incontrando la «chiusura» dei propri compaesani «scandalizzati» dalle sue affermazioni, episodio - ha detto il Papa - «che conferma il proverbio `nessun profeta è bene accetto nella sua patria´».
  
«Gesù non è venuto per cercare il consenso degli uomini, ma - come dirà alla fine a Pilato - per `dare testimonianza alla verità», ha sottolineato il Pontefice, che ha poi aggiunto: «Credere in Dio significa rinunciare ai propri pregiudizi e accogliere il volto concreto in cui Lui si è rivelato: l'uomo Gesù di Nazaret». «E questa via - ha concluso Benedetto XVI - conduce anche a riconoscerlo e a servirlo negli altri».