giovedì 6 giugno 2013

La Grande Speranza

Scena di mercato (part. da Ecce Homo) di Pieter Aertsen (ca.1508-1575) Alte Pinakothek, Monaco

   Qualcosa contesta a fondo la speranza, e non è la fatica del vivere; qualcosa rinfaccia alla speranza di essere solo un'illusionista che fa giochi e proietta ombre sul muro della stanza, e non è il peso della storia reale. La più definitiva contestazione della speranza è la morte: orizzonte che uccide i sogni e le attese, scoglio contro cui si infrangono promesse e amori.
   
   Per sperare è necessario che all'orizzonte appaia qualcuno che ha vinto l'invincibile morte, qualcuno che vincerà anche la mia, che mi salvi non dalla morte ma nella morte.
   Salvare vuol dire conservare. Dio conserva: il volo dei passeri, i capelli del capo (Mt 10,29-30), il bicchiere di acqua fresca (Mt 10,42), i tuoi amori e le tue lacrime, si fa geloso di ogni tua fibra (cfr. Sal 34,21). E nulla andrà perduto, non un gesto amante e neppure il più piccolo filo d'erba. Per l'abito da festa di quella virtù bambina [la speranza].
   
   La risposta alla contestazione della morte è la risurrezione. La fede nella risurrezione è il motore della mia speranza. -Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano- (1Cor 2,9). È fede o speranza il mio appoggiarmi a quest'ultima promessa? Tendo un orecchio che si lascia incantare, spalanco un occhio stupito come lo sguardo mattinale sul primo giorno del mondo, apro un cuore pieno d'amori, e tuttavia vergine, a qualcosa che supera ogni attesa. A un eccesso. A questo "di più" io mi affido, mi appoggio a cià che è dietro l'anima, dietro il corpo, dietro il cuore, vertigine che viene da Dio che è addizione e moltiplicazione dell'umano. Che salva ogni stupore.
   
   Perché la risurrezione inizia ora, con la mia lotta contro tutte le forme di morte. Cristo non è solo il Risorto, al passato, egli è un ininterrotto risorgere, il risorgente ogni giorni, risurrezione che accade ora nel cuore dell'essere. Tutto nel mondo è incamminato dietro al Vivente, tutto avanza verso la risurrezione: essa è come la legge di gravità universale che dà senso e direzione a tutte le cose.
   La risurrezione è esperienza quotidiana di ognuno, è alzarsi ogni giorno, chiamati dal futuro, combattendo la morte quotidiana dentro di noi, in lotta contro ciò che uccide o scolora la vita.
  
    La speranza ama le ripartenze al levar del sole.

tratto da "Il Mercato della Speranza" di Ermes Ronchi

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