sabato 9 marzo 2013

"Gifrini.. gifrini ovunque!!" D:


Ebbene si, siamo arrivati al giorno fatidico.. quindi:
prepara lo zaino, saluta i parenti e parti!! la Fraternità di Sinalunga al completo verso S.Maria degli Angeli!! :D
"Sarà il solito ritiro" ho pensato... ma quando alla reception ci hanno salutato come "Gruppo toscana" ho subito percepito che non sarebbe stato "il solito ritiro".
Il titolo la dice lunga... GIFRINI OVUNQUE XD, capisci che sei parte di una realtà ancor più vasta delle fraternità locali, regionali...
Non sei che una piccola goccia nell'oceano... e quell'oceano di 600 persone faceva una certa impressione!!
Tutto nel perfetto stile Gi.fra, ma ogni ritiro o capitolo che si rispetti ha il suo tema principale...
I temi di quest'anno erano abbastanza tosti e ammetto che la cosa mi spaventava abbastanza:
La Chiesa e la disabilità; la Chiesa e la sessualità ad ampio raggio e il diverso orientamento emotivo-sessuale
(omosessualità); la Chiesa, il divorzio e i divorziati.
Perché mi spaventavano? Parlare di certe tematiche scottanti in gruppi non di 10 persone, ma di 200 persone.. un po' di strizza ti viene.
E come è andata? tanto ascolto e accoglienza.. un'aria diversa dalle solite polemiche "da bar" di fronte a verità che spesso ci mettono in difficoltà.
Ma queste difficoltà da cosa derivano? Forse sono io, forse è l'aria che si respira ultimamente... o sono semplicemente i miei occhi?!
Abbiamo trattato di cose VISTE dalla chiesa, ma come la guardiamo NOI la Chiesa?

Durante l'incontro sull'omosessualità un Frate ci ha fatto notare il cosa vuol dire scegliere di essere cristiano, cosa comportano certe scelte, una sorta di "libretto delle istruzioni del buon cristiano/gifrino/ecc"
Ma quanto abbracciamo veramente la nostra scelta? Siamo nella coerenza o nella selezione del "più comodo possibile"?

Perché prima ho parlato di occhi? Sono proprio quelli che spesso sbagliano, tendono a aggirare i problemi o accomodarsi.
è un gioco di sguardi.
Il nostro deve essere un' innamoramento, se io abbraccio la Chiesa è perché ne sono innamorata e lo sguardo deve fare lo stesso.

Spesso ci capita di evitare discorsi o dire "e ma la chiesa ecc" e si finisce per dire un po' le solite cose, e in quel
momento il nostro sguardo è schivo, a volte perplesso...a volte non siamo veramente capaci di ricambiare lo sguardo di Gesù e della Chiesa.

Il nostro sguardo non sempre è alla ricerca, non sempre accoglie le difficoltà della Chiesa stessa.. non sempre la guardiamo con l'amore che professiamo e ogni anno PROMETTIAMO!!
Ebbene si, PROMETTIAMO!!


E' un mandato, noi "siamo fiaccole di speranza", ma se davanti a certi problemi chiudiamo gli occhi, come pretendiamo di vederci chiaro?

"Voglio vederti Signore" non è solo il canto che abbiamo imparato all'inizio e che il coro ha interpretato da Dio :D, ma è un desiderio!! E' la nostra guida nell'agire.
Lui ci cerca nel buio della nostra disperazione, del nostro peccato, ma sta a noi vedere, cercare il suo sguardo, chiamarlo!!

Io non sono tanto brava con le parole, e ce ne sarebbero di cose da raccontare riguardo a quello che la fraternità ha vissuto in quei 3 giorni.. sarà il nostro sguardo a parlarvi :)

Il "solito ritiro"?? ma quale "solito ritiro"??



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