giovedì 29 novembre 2012

Finchè non spunti il giorno..

Questo il titolo del sussidio di avvento che saggiamente la commissione liturgia della gifra d'Italia coadiuvata da suore, frati, terziari e seminaristi ha dato al sussidio per la preghiera e la riflessione di Avvento di quest'anno in preparazione al Natale 2012, scaricabile in formato pdf dal sito www.gifra.org. Consigliamo vivamente a tutti coloro che vogliono vivere bene questo tempo di attesa di utilizzare questo prezioso strumento.


Pubblico qui di seguito il saluto e l'augurio che fa a tutti noi gifrini uno dei nostri assistenti nazionali.


"Carissimi fratelli miei,
come tutti ben sappiamo, stiamo vivendo un tempo denso di attese. Da tutte le parti attendiamo delle buone notizie, che portino respiro e sollievo alle nostre coscienze assopite. Siamo in attesa di ricevere buone notizie circa la crisi mondiale, la crisi lavorativa, la crisi familiare, l'evoluzione della storia e tanto altro. Possiamo affermare che oggi più che mai l'attesa ci distingue e ci qualifica. Imprime il suo carattere in ogni nostra azione, in ogni nostra impresa, nel nostro stile, nelle nostre emozioni e soprattutto nelle nostre speranze. Un pericolo sempre in agguato però potrebbe essere il fatto che tra tutto ciò che attendiamo Dio non è elencato.
Se abbiamo bisogno di certezze allora Dio non c'entra. Se abbiamo bisogno di felicità Dio sembra non necessario.
Stiamo correndo il pericolo di spostare il nostro baricentro di attenzione da Dio a tutto ciò che oggi ci riempie apparentemente. Eppure Francesco d'Assisi ha cantato e lodato: Tu sei il Bene, tutto il Bene, il Sommo Bene.
Questo grido oggi ci deve raggiungere per scuotere le nostre coscienze e invaderle di una grande nostalgia dell'Assoluto. Dobbiamo aver fame e sete di qualcosa di più grande, di Qualcuno più grande noi. Ora è il momento opportuno: inizia un nuovo tempo di Avvento.
Una nuova attesa è per noi: per tornare a volgere il nostro sguardo a Colui che da sempre ci attende, perché ha bisogno dei nostri occhi, delle nostre mani, dei nostri piedi, del nostro cuore, delle nostre labbra e, soprattutto, della nostra fede.
In questo anno della fede restituiamo a Lui la nostra certezza di credere che davvero Lui è tutto il nostro Bene e che in Lui ci verrà donata ogni cosa. Buon Avvento cari fratelli e amici miei di sempre".

Fra Rocco Iacovelli

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