martedì 16 febbraio 2010

UNA CONDIVISIONE SPECIALE


Comincio a scrivere questo intervento, scusandomi anticipatemente con tutti i miei fratellucci, ma sono stati dei giorni particolari e di attesta estenuante da domenica mattina fino a ieri sera: VITALIA è' NATA!!!!

Allora, la neve non ci ha fermato!!! dopo due giorni di tentativi, siamo riusciti a trovarci per condividere le nostre esperienze...ma non a Sinalunga! Sul web!

Un incontro cibernetico che però ha dato i suoi frutti!

Abbiamo dunque web-condiviso le nostre riflessioni sull'incontro preparato il giovedì precedente dal nostro assistentuccio David.

E' stata una condivisione, piena, densa di argomenti e delle nostre esperienze.

Parlare della Vita, non è mai facile, soprattutto quando si parla della sofferenza. Molti di noi hanno frequente contatto con persone che, di fronte alla sofferenza e alla tribolazione "non se la sentono di andare avanti" oppure che considerano la Vita "una cosa propria" e di cui solo noi stessi possiamo disporre. La novità che però porta Cristo è che non siamo dei semplici "individui", simili a monadi staccate tra di loro, ma "persone" , che non solo sono state create da Dio , ma che sono state create per stare con gli altri e vivere con gli altri e che la nostra vita è un dono che ci viene dato!

Quando si parla di questo tema, molto discusso, ci sono 2 estremi sui quali si rischia di cadere: il sentimentalismo e il moralismo! E' chiaro che, soprattutto se sono parenti o comunque persone molto vicine, quando ascoltiamo persone che si lamentano della vita a causa delle loro sofferenze, c'è un trasporto emotivo molto forte; ed è altrettanto vero che si deve comunque difendere la Vita e testimoniarne il valore! Però si incombe nell'errore sia quando si è troppo "buonisti" sia quando si decide di "entrare sul campo di battaglia". San Francesco, quando mandò i suoi frati in Terra Santa diceva di non evangelizzare direttamente con le parole, ma testimoniare con la propria vita e con i fatti, ma, al tempo stesso, nei casi in cui nascevano discussioni in cui era necessario parlare, allora erano chiamati a portare la parola!

La Chiesa è in terra per portare una parola di salvezza che non possiamo nascondere, dall'altro lato però si rischia di entrare nel moralismo: ci vuole dunque questo equilibrio tra le due cose!
Dunque il tema della Vita in questo anno fraterno risulta molto utile, perchè ci dà molto più tempo per poter riflettere su un argomento che non può e non deve rimanere nascosto e che non può essere trattato una sola volta "a mò di lezioncina"!!

TP

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