lunedì 7 gennaio 2013

Andiamo a Greccio?


"Andiamo a Greccio?"

"Sììììììììììììììììììì!!"
Tra quei Sì dirompenti c'era anche il mio, probabilmente scaturito dall'idea di passare una giornata INSIEME.. Sì, perchè di Greccio sapevo ben poco, giusto la frase "è dove S.Francesco ha fatto il primo presepe!" ..figuriamoci poi Fontecolombo, di cui ignoravo completamente l'esistenza! Mi rendo conto adesso che la GiFra è veramente un insieme di cose, non sol un cammino spirituale, ma anche di formazione.. e il CONOSCERE credo sia fondamentale per radicare la nostra fede.
E così, ci siamo ritrovati in questo bellissimo Santuario (un po' troppo turistico magari, ma comunque ricco del fascino tipico dei luoghi di Francesco), con il nostro Consiglio che ci narrava il pezzo di vita di Francesco che egli aveva trascorso proprio lì, dove eravamo noi in quel momento, coi nostri piedi. E' sempre emozionante pensare che in questi luoghi, 800 anni fa si compiva un meraviglioso disegno di Dio... io personalmente potrei starmene in silenzio ad osservare per ore... anche perchè come sappiamo, è stando in silenzio che è più facile riuscire a sentire su di noi il soffio di Dio, la sua Parola. 
Dopo la visita a Greccio (e il pranzo, ovviamente :D) siamo ripartiti in direzione Fontecolombo... e lì sì che è stata un sorpresa! Personalmente, oltre a non conoscere il posto, non sapevo nemmeno che Francesco l'avesse scelto come luogo giusto per la stesura dell'ultima regola, quella bollata. evidentemente doveva essere un posto atto al raccoglimento, alla preghiera personale, al silenzio, per l'appunto.. e di fatti così è! Immerso in un bosco, gli edifici non troppo grandi, tutto ti porta spontaneamente alla riflessione, al dialogo con Dio.
Devo ringraziare i miei fratelli per tutto questo, sia chi ha avuto l'idea, sia chi ha accettato con entusiasmo la proposta di questo viaggetto; in realtà non era cosa tanto semplice, se non ci fosse stato lo spirito di fraternità, il volersi bene a prescindere dlale simpatie più o meno spiccate.. di km ne abbiamo macinati, la stanchezza si è fatta sentire per tutti (un particolare grazie ai due autisti che si sono divisi la responsabilità di portarci in giro :D), eppure avevamo anche pensato di fare ad Orvieto! Mi pare chiaro che sotto a tutto questo dev'esserci qualcosa in più... la voglia di vedere i posti può passare o non esserci proprio, la voglia di stare insieme, anche quella a volte può mancare, ma a tutto questo sopperisce una cosa: l'amore fraterno! Quello per cui capisci che la tua presenza è importante anche per gli altri, non solo per te... e così, quando ad esempio, non ti va di fare qualcosa, la fai lo stesso perchè sai che anche se credi non sia utile per te, potrebbe esserlo per i tuoi fratelli... e quello che è ancora più sorprendente è che dopo averla fatta, hai ricevuto qualcosa anche tu!

Perciò mi chiedo... come si può non innamorarsi dell'amore fraterno?

Giulia

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