giovedì 10 gennaio 2013

CAMPO REGIONALE GIFRA 26-30 DICEMBRE 2012


CAMPO REGIONALE 
26-30 DICEMBRE 2012 
TORRICELLA


Udite udite, dico a voi, gifrini
E fate motto voi che siete amanti
del viver fraterno e del santo di Assisi:
“Il campo regionale  è meraviglioso !”


Non è un esperienza, è un turbine, un concentrato di momenti preziosi come l’oro, da non disperdere nell’ambiente, da non lasciare alla polvere su qualche scaffale della vita.


Il tema di questo campo era: mi prendo cura di…
I cervelli che l’hanno organizzato hanno pensato bene di partire dal principio, da Colui che mai per nulla al mondo, si lascerebbe scappare solo una delle sue pecorelle. Dio che si prende cura di noi, nonostante la nostra indifferenza, la nostra arroganza, la nostra poca fiducia.


Cinque giorni per ragionare, per imparare, per vivere senza paura di ammettere che prendersi cura, significa partire da se stessi, mettere l’amore in ogni relazione, sbagliando e ricominciando.
Suor Stefania, ci ha regalato la consapevolezza che prendersi cura di sé è un po’ come rimettere in ordine la propria camera. Ci vuole accortezza, ci vuole spirito di sacrificio, ci vuole costanza.
Ma se si persevera ci si accorge che l’amore ti viene a cercare e ti spinge in luoghi inattesi.
La Romania vista con gli occhi di Lucia Iorio è un posto meraviglioso.
Alla luce dell’amore tutto si trasforma, il difficile diventa facile e la fatica diventa forza.
Tutto questo non vi ricorda qualcosa?
Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d'anima e di corpo.

Noi ragazzi ascoltavamo e  senza accorgersene qualcosa di buono metteva il seme.

Perché vedete, non importa quante catechesi avete sentito. Ci sono parole che hanno bisogno di essere ridette e riascoltate.

Chissà quante parole ripetute avranno sentito i due genitori della casa famiglia Giovanni XXIII che sono venuti a trovarci a Torricella. Eppure l’amore con cui il padre teneva in braccio quel bambino, lo faceva diventare suo figlio, a tutti gli effetti legato a lui dall’amore.

Scusate se ripeto troppe volte la parola “amore” e “prendersi cura”, ma non riesco a trovare sinonimi validi che possano rimpiazzare queste due espressioni.

Ora è la volta di Frate Francesco Maria, assistente gifra.
“La vita in fraternità non è facile se non si mette al primo posto la fraternità”. Mi pare fosse questa la voce fuori campo che venne dal padre di uno di noi.
Ed è la sintesi perfetta di questi giorni, ogni gruppo, ogni relazione, ogni azione che facciamo deve avere come cardine l’amore per i nostri fratelli.
È questo che differenzia la gifra dagli amici del bar.
Non ci siamo scelti, il Signore ha scelto per noi, per il nostro bene. E noi siamo qui tutti insieme, per dirti grazie.

                              
Davide

1 commento:

  1. Il dono più grande che Dio Padre poteva farmi era chiamarmi a seguirlo sulle orme di Francesco.
    Io mi sento fortunato, custode di un dono così prezioso del quale non potrò mai ringraziare abbastanza e allora lo vivo con tutto me stesso, portandolo con me in ogni dove e mischiandomi insieme con i vostri volti e le vostre esperienze. Essere fratelli cosi, semplicemente, figli dello stesso Padre.

    Grazie Signore

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