Pubblichiamo la splendida testimonianza di Sara, una ragazza che da ieri, insieme a Giulia e Davide, è stata accolta nella nostra fraternità!
"Avere l’opportunità di ritirarsi
– anche per poco – dal resto del mondo per concentrarsi solamente sulle cose
importanti, quelle intime, quelle frutto della meditazione, quelle “saporite” insomma, è un grande dono, specie in periodi dell’anno
così importanti come l’Avvento. Avere l’opportunità di ritirarsi insieme, come
fraternità, in modo tale da unire alla propria voce quelle di altri, è proprio
una Grazia. E se è vero che bisogna amare solo ciò che veramente è prezioso,
beh, ho amato questi giorni trascorsi al convento della Madonna delle Vertighe, a Monte San Savino.
Forse è nella parola
“semplicità” che più si rispecchiano le tante emozioni provate in questi due
giorni: la semplicità dello stare insieme, del pregare, del silenzio. Eppure
sappiamo bene che è proprio nella semplicità la chiave di tutte le cose, ed è
nella semplicità che più spesso ho incontrato il Signore.
Insieme ad una Maria che mai può
apparire “mamma” come in questo periodo, bellissima con il suo pancione, e a
Giovanni che ci grida “viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno
di slegare i lacci dei sandali.” (Lc 3,16-17)
la parola “attesa” ha preso tutte le forti e dolci sfumature
dell’Avvento e mi ha accompagnata in tutti i momenti di preghiera.
Fra tutti gli spunti e le
attività proposte il punto centrale è stato comunque il silenzio; si sa che
durante il periodo natalizio siamo tutti un po’ presi, ci sono tante cose da
fare, tutti così troppo indaffarati per fermarsi e pensare: “cavolo, è proprio
fra pochi giorni che il Signore ci si presenterà ancora, che si farà UOMO per
salvarci tutti!”. Ecco, io ho avuto la possibilità di fermarmi e pensarlo. E
ammutolire di fronte ad un mistero così grande e così bello; E rendermi conto
di quanto desideravo il Suo perdono, prima di ogni altra cosa. Il nostro ritiro
aveva come scopo anche la preparazione alla mia accettazione nella GiFra e… beh,
è stato naturale pensare che la prima cosa che volevo mi venisse donata fosse il Perdono. Non so,
ma è bello iniziare tutto da questo: è
quando la tua anima può sentirsi davvero libera che puoi dirti pronto ad
iniziare sul serio, e così è stato per me.
La veglia penitenziale di sabato sera è stata la scintilla
che ha fatto partire il mio motore, il momento fraterno del giorno successivo,
la più grande prova di condivisione mai avuta finora!
Durante la messa a conclusione di questo piccolo ritiro, ho
potuto impegnarmi davvero in questo cammino di fede che il Signore ha voluto
farmi trovare lungo la strada. Sono felicissima di aver potuto trasformare
spontaneamente quel “voi” in “noi”. E siamo veramente un NOI bellissimo!
“Il cuore dell’uomo decide la sua strada, ma è il Signore
che consolida il suo passo” (Pro 16, 9)"
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