(Dal Colloquio Interiore di Suor Maria della Trinità,
clarissa di Gerusalemme e serva di Dio)
“Vorrei che ogni anima comprendesse che mi è cara in una maniera unica;
– che ha il suo proprio posto nel mio Cuore che nessun’altra può occupare; che ha la sua missione propria che nessun’altra compirà come lei. Se si rifiuta, ciò che avrebbe potuto fare lei, non si farà. – Scrivilo.
Vorrei che ogni anima comprendesse che il mio amore onnipotente trasforma ciò che mi date, e ne trae delle meraviglie per l’eternità.
Ma se non mi date ciò che è lasciato alla vostra libera generosità, io, che posso creare dei mondi, non posso fare ciò che è stato affidato alla vostra iniziativa, se mi rifiutate la vostra collaborazione umana. Scrivilo.
Vorrei che ogni anima comprendesse quanto il proprio destino è grande e unico. Scrivilo.
Se ogni anima religiosa comprendesse che il mio amore ha bisogno di lei, che io l’attendo nell’ombra e nel silenzio dell’anima sua per vivere con lei una vita segreta tutta interiore, sarebbe felice pienamente.
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Mi faccio così piccolo, sono così vicino a voi… ma non si vuol credere che la mia divinità si nasconde sotto le apparenze che scelgo; e mentre l’anima mi passa accanto senza vedermi, soffre del suo isolamento; cerca nelle creature le gioie di cui non può fare a meno e che le creature non possono darle pienamente. L’anima che mi ha trovato in sé, ha la sua pienezza e accoglie il mio Spirito; mi ascolta e non tende che ad ascoltarmi e a ricevermi. Allora tutto le diviene utile e utilizzabile, tutto le diviene prezioso, – tutto diviene per lei dono di Dio e vita.
Ah! se ogni anima lo capisse! Scrivilo”.
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Scrivi però ciò che può essere utile ad altre anime per semplificare la loro pietà e insegnare loro ad attingere direttamente alla sorgente che sta in loro stesse, io in loro, con le mie esigenze e la mia prodigalità… Se esse mi comprendessero! quante anime utilizzerebbero meglio i loro sforzi e le capacità che hanno di amore e di generosità che restano latenti; esse le ignorano e non si sa risvegliarle in loro.
La forza dell’abitudine ha spento il fuoco interiore delle mie parole.Vorrei che ogni anima comprendesse che ha il suo posto unico nel mio Cuore che l’aspetta; che il suo amore mi è necessario, e la sua collaborazione pure; – che mi è necessario vederla felice e perfetta, – perché l’ho amata fino a morire sulla croce per essa; – sì, per ogni anima.
Vorrei che ogni anima comprendesse che ha una ragione di vivere fuori di sé più grande di lei.. affinché la mia creazione si realizzi nella sua pienezza.
Vorrei che ogni anima nella chiarezza dell’ordine e nel silenzio scoprisse che io sono là nel cuore del suo cuore, aspettandola, pronto a conversare con lei.
Quando vedo che un’anima mi ascolta e che conserverà le mie parole, allora le parlo. Ciascun’anima se volesse…”.
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“Sì, sii la mia piccola semente...
Lasciami fare. Ma che la tua obbedienza sia perfetta, come la semente abbandonata alla mia azione.
Tu sai che il chicco di grano deve morire per dare il suo frutto”
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