martedì 19 ottobre 2010

il nome di Gesù in Cina


Lo scorso venerdì 15 ottobre abbiamo, grazie a Tommaso, fatto una adorazione eucaristica missionaria riflettendo sul nome di Gesù in Cina.



Nostra Signora di Sheshan,
sostieni l'impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche,
continuano a credere, a sperare, ad amare,
affinchè mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù.
Benedetto XVI
Il mondo dei caratteri cinesi riesce spesso a trasferire in maniera simbolica il senso delle parole conferendone un significato più ricco e profondo. Non a caso, la Cina si basa su una cultura scritta di oltre 5ooo anni la quale viene ancora oggi custodita gelosamente.
Nel processo di inculturazione del cristianesimo in Cina, parecchia attenzione è stata rivolta alla scelta dei caratteri per designare nomi e concetti. Uno di questi è sicuramente il nome di Gesù. Come è stato compreso ed espresso questo nome nella cultura orientale cinese?
Andiamo a vederlo...
Il nome di Gesù in cinese è suddiviso in due ideogrammi, uno che corrisponde al nostro suono di "Ye" e uno che corrisponde al suono "Su", appunto formando la parola YeSu.
Il primo dei due, Ye, è composto da due parti che simboleggiano l'orecchio, la parte uditiva dell'uomo. In pratica si tratta di tre orecchie. Tutto per poter esprimere atteggiamenti di ascolto, attenzione ed obbedienza.
Il secondo carattere invece, Su, è composto di due parti. Una che simboleggia il pesce e l'altra che simboleggia il grano, o piante di cereali in posizione eretta, così come si trovano nel campo. Risulta immediato il riferimento all'essere pasto, alimento. Questo carattere, leggermente modificato indica anche risveglio, il rinvenire, passare da morte a vita.
Ci si può facilmente accorgere di come il nome Gesù nel significato dei caratteri cinesi ci porta a intuire attraverso l'elemento grafico l'obbedienza e la figliolanza del Figlio di Dio, colui che sa udire, ascoltare, accogliere. In seconda battuta, non meno importante segue il suodiventare nutrimento per noi, ma non come un cibo qualunque, bensì un cibo che dà vita, che risveglia e ci rende capaci di superare la morte.

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