da gifratoscana.org
Il Signore vi dia pace!
Quale saluto migliore per cominciare a raccontarvi l'esperienza che abbiamo vissuto nei giorni scorsi come gifrini d'Italia prima ma sopratutto Toscani. Più che una cronaca di cosa è successo e di cosa abbiamo fatto-visitato mi piacerebbe raccontare e anche condividere le emozioni a caldo, senza ragionarci troppo sopra. Se dovessi riassumere l'intera GMG in poche parole sicuramente sceglierei queste:incontro, abbraccio e sorriso. Questo perché da ex-gifrino minore mi sono ritrovato ad affrontare la partenza per questo splendido viaggio con una grande voglia, quella di conoscere in primis l'esperienza cristiana e francescana degli ex-gifrini cappuccini e oggi, ora posso dire con sincerità di cuore e di spirito che sento molto più di 10 giorni fa questa unità "dietro Cristo povero e crocifisso". Per me è stato davvero con tutti voi un incontro, un incontro vero.. quello che non si ferma al "come ti chiami" ma quello che legge dentro lo sguardo dell'altro la stessa esperienza di Dio.
A Torino, durante il gifraevento abbiamo visitato e ascoltato delle stupende testimonianze sia al Cottolengo che al Sermig, l'arsenale della Pace. L'esperienza di Ernesto Oliviero non può non aver toccato il profondo del cuore di ognuno di noi e voglio in questa sede rinnovare l'invito che lui stesso ci ha fatto ad abbandonarci al Signore perchè proprio come lui stesso ci ha detto abbandonarsi significa diventare come una vela, lasciarsi in balia del vento; ma quel vento non è un vento qualsiasi, è Dio, è un vento che sa come e dove soffiare e che ci conduce alla nostra intima felicità. Per non dilungarmi troppo vorrei condividere con voi soltanto le cose che veramente mi hanno segnato perchè come ci insegna la saggezza dei nostri fratelli ortodossi "un buon discorso è d'argento, ma un buon discorso breve è d'oro!". La catechesi madrilena di mons. Bruno Forte è stata biblicamente parlando davveroterribile: il tema di quel giorno è stato "saldi nella fede" e personalmente ho sentito uscire dalla bocca di questo vescovo tante tante parole che possono uscire soltanto da un uomo di Dio, un uomo che ha appunto incontrato il Signore Gesù. A tal proposito vorrei lanciarvi nuovamente una provocazione per fermarsi un attimo a riflettere invece di riprendere subito il tran tran del mondo che ci riempie a tal punto da farci smettere di pensare: Barth ha detto che il nostro Dio è un Dio che ha tempo per l'uomo e il vescovo Bruno ci ha regalato questa perla della saggezza araba che dice così: "se c'è una formica nera su una pietra nera in una notte oscura Dio la vede e la ama". Sempre riguardo la fede ci ha ricordato che il credente è un povero ateo che ogni giorno si sforza di credere in Dio, e allora sforziamoci no? :P
Concludo regalandovi qualche riga sugli ultimi due giorni a Cuatro Vientos con il papa... pensare che 2 milioni di giovani (e meno giovani!) da tutto il mondo si sono riuniti per lo stesso motivo mi fa venire la pelle d'oca, tutti sotto quella croce, tutti per Lui,tutti rimasti a prendere litri e litri d'acqua e invece di demoralizzarsi ci hanno riso sopra. Ecco quel sorriso, il nostro sorriso.
Il papa ci invita a farci testimoni di Cristo con la vita, anche dove c'è ateismo e indifferenza, a scuola, a lavoro e in ogni ambiente in cui siamo chiamati a vivere e se è vero come ci ha detto Oliviero che NOI siamo la generazione di questo papa non possiamo lasciarci scivolare addosso queste parole! Non possiamo lasciarle al vento.. dobbiamo farle nostre!
L'esperienza è giunta al termine, ma voi tutti sapete che ogni fine significa un nuovo inizio vero? Allora buon inizio a tutti voi! vi saluto augurandovi che sia l'inizio di una storia d'amore..
uno stritolante abbraccio
ricca
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